giovedì 14 aprile 2011
L'uso della mazzella grazie al processo breve
Corsi e ricorsi storici.
Nel medioevo capitava, non raramente, che la gente decidesse di farsi giustizia da sè.
A volte era persino preferibile ricevere una sderenata di schiaffi piuttosto che capitare nelle grinfie di chi, scelto più che eletto per far rispettare la legge, infliggeva condanne ben più pesanti e dolorose.
Non ci volevo credere, speravo che non sarebbe mai successo, ne rifiutavo persino il lontano pensiero, oggi però,
con l'approvazione del cosiddetto " Processo breve ", mi rendo conto che il ritorno a certe pratiche leggermente datate, tornerà di gran moda.
La prescrizione breve in poche parole mette una data di scadenza molto più vicina ai processi.
Un esempio? Omicidio volontario di X, imputato Y, processo da consumarsi entro e non oltre il…
La prescrizione, ossia la scadenza, c'era anche prima. Adesso però è un po' più breve.
La cosa non sarebbe così grave se non ci fosse anche l'efficacia retroattiva, che sarebbe come dire che centinaia di migliaia di imputati in attesa di sentenza, si ritroveranno serenamente liberi perchè il processo purtroppo sarà scaduto.
Fra questi imputati ci sono anche molti colpevoli. Fra questi colpevoli ci sono persone che hanno ucciso, rapinato, stuprato e commesso molti gravissimi reati.
Fra le loro vittime potrebbero esserci i nostri familiari, figli, amici e conoscenti.
Ora mi domando, riusciamo a metterci nei panni di due genitori ai quali hanno ucciso o violentato un figlio?
Riusciamo a metterci nei panni di chi per anni ha atteso, sperato e creduto nella giustizia?
Io una vaga idea ce l'ho e mi porta direttamente all'uso dell'antica mazzella e/o tortòre.
Pur essendo fermamente contro la violenza, dichiaro serenamente che non potrò mai più condannare qualcuno il cui torto verrà vendicato, da lui o da chi per lui, con l'uso della mazzella o delle mani nude.
Ciò mi fa una tristezza orripilante.
Crediamo di vivere nel contesto di una società " civilizzata " e lo stato, che dovrebbe avere come primo compito la salvaguardia dei diritti, nonchè l'educazione civica dei suoi cittadini, nega in un solo colpo la propria missione, approvando una legge terrificante solo per salvare le chiappone di un premier ridotto al lumicino dalle depravazioni sessuali e dal delirio di onnipotenza.
Ma non era meglio fare una legge solo per salvare il suo culo senza sacrificare quello degli altri?
Inoltre, come è possibile che nessun deputato della maggioranza, avvalendosi tra l'altro del voto segreto, non abbia sentito una vampata di coscienza e non abbia votato contro questo schifo?
L'Italia non è un paese cattivo, intendiamoci, presto però sarà un paese molto molto incazzato.