venerdì 29 aprile 2011

Esclusivo! Il video girato dalla Sora Cesira al royal wedding!

La Sora Cesira e Plinio al Royal Wedding! Prima parte

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Cari amici,
ho tenuto la gioia per me fino all'ultimo, un po' per discrezione, un po' per scaramanzia, ora però sono qua e voglio condividerla con tutti voi.
Io e mio marito Plinio stiamo andando al matrimonio di William e Kate!
Vi direte, ma che ci sta a fare la Cesira al matrimonio reale? A brutti zozzi infami increduli invidiosi che non siete altro…guardate che la Sora Cesira è una nobildonna e anche Plinio, che solo per passione faceva l'autista di mezzi pubblici ( ora è in pensione ) e ha rifiutato incarichi più adatti al suo rango, c'ha nell'albero ginecologico un sacco di conti ( non solo quelli da pagare ) e di marchesi. Suo nonno, il sor Anacleto di Frattaceppa, e suo bisnonno, il sor Cornelio di Roccagorga, hanno pure lo stemma di famiglia.
Pure io c'ho lo stemma di famiglia: la mazzella.
Comunque, alla faccia di chi ci vuole male, noi siamo qua.
Per l'occasione siamo andati a farci un bel completo all'atelier " Sposa fulgida " a Mostacciano.
Plinio ha scelto un frac metallizzato che gli dona tanto, anche se mi ricorda un po' la " Punto " nuova di suo fratello Furio.
Purtroppo il cravattino gli stava un po' stretto, allora abbiamo usato il collare di " Diablo ", l'alano di mio suocero.
Io invece indosso un modello molto sobrio che mi pare si chiami " Dancing days " e consiste in un abito lungo di un materiale fortemente incendiabile, con volants in domopak. Purtroppo ho un volant fastidiosissimo che mi si conficca sempre fra le chiappe e mi costringe a grossi esercizi di autocontrollo. Plinio ha lo stesso problema con i pantaloni del frac, ma a quanto vedo i suoi esercizi sono già miseramente falliti.
Purtroppo avevo i piedi un po' gonfi quindi, dopo avermi fatto provare il 48 di una scarpina tacco 12, hanno deciso di montare il tacco 12 sotto alla scatola della scarpina.
Plinio invece avrebbe indossato scarpe di mogano con punta lunghissima e affilatissima, ma purtroppo gliele hanno sequestrate all'aeroporto.
Quindi ora indossa delle calzature comprate di corsa qui in Inghilterra che si chiamano " Moon Boots ", un po' caldine ma belle.
Gli inglesi però sono un po' ignoranti e, a quanto mi dicono, si presentano in chiesa senza regalo. Noi invece, dopo esserci consultati lungamente con tutta la famiglia, abbiamo comprato un regalo veramente fantasticissimo.
Innanzitutto non è che si trovi nei negozi, poi comunque non è che tutti lo sappiano fare.
Il falegname Sabatino invece, grande ebanista e abile intagliatore, ha creato per noi il dono perfetto: un lampadario a forma di Lady Diana tutto intarsiato a mano, con le nostre dediche in inglese: " Very good royal wedding from Cesy and Plinio ". Secondo me gli sposi impazziranno.
Il volo per Londra purtroppo è stato un po' avventuroso, perchè mio marito, che ancora si fida della " Tor Pagnotta travel", che già ci aveva mandato in viaggio di nozze in Iran, ha scelto un volo un po' lungo che ha fatto scalo a Bari, Cipro, Atene, Istanbul, Damasco, Milano e Madrid.
Come se non bastasse ha scelto anche un " Low Cost share hotel " al confine con la Scozia. Io pensavo che " Share " fosse il nome dell'albergo, invece in inglese vuol dire " dividere", così abbiamo dovuto dividere la nostra suite con sette pakistani che cucinavano cose morte da molto tempo e di notte si lasciavano andare abbondantemente, che in confronto Plinio con la colite spastica sembra il dolce Remy.
Beh, miei cari, ora vi devo lasciare perchè dobbiamo prendere il carro che ci porterà al pulmann, che ci porterà al treno, che ci porterà al taxi, che ci porterà alla metro, che ci porterà all'Abbazia di Wisconsin o Winchester ( mi pare si chiami così).
Mi sa tanto che ve ne racconterò delle belle!

lunedì 25 aprile 2011

E mannaggia agli svedesi...

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Oooooooh! Finalmente una bella dichiarazione da parte di un esponente del PDL! Allora lo vedete che qualcuno di buon senso c'è rimasto?
Chiaramente parlo del sottosegretario alla "famiglia che piace al Papa", il fantasticissimo super eroe Carlo Giovanardi.
Come già saprete, l'Ikea ha fatto una pubblicità che ha fortemente offeso la costituzione del nostro paese, difesa con le unghie e con i denti dal PDL e dai suoi adepti.
Questi svedesi diabolici hanno fatto un poster che raffigura due uomini che si tengono per mano e che fanno finta di essere una famiglia.
Ma dico, vabbè che siete svedesi e il freddo vi ha dato al cervello, ma due uomini per mano noi non li possiamo proprio concepire.
Noi siamo una nazione seria. Noi abbiamo il Papa. Noi ospitiamo il Vaticano. Noi abbiamo un presidente del consiglio che crede nei valori della famiglia e li difende con le unghie e con i denti. Noi siamo contro il divorzio, contro l'adulterio, contro la prostituzione. Noi abbiamo leggi ferree, e chi sgarra paga.
L'unica cosa che non ho capito è l'offesa alla costituzione. Mi risulta infatti che l'articolo 21 della stessa dica che ognuno è libero di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. E' anche grazie a questo articolo infatti che il signore in questione può sparare minchiate a palla di fuoco. Ora, scherzi a parte, mi sembra doveroso ammettere che l'onorevole ha un coraggio esagerato, vorrei quindi soprannominarlo Indiana Jovanards.
Indiana è proprio un grande. Lui infatti, pur facendo parte del PDL, dà veramente fondo alla sua audacia ( ma anche ad un pizzichino di faccia di culo ) e impartisce lezioni di vita.
Adesso ci manca solo che Rocco Siffredi ci dica che la gnocca è cancerogena.
Ma dico, siete quanto di più lontano ci sia dalla Costituzione della nostra repubblica, quanto di più contrario esista rispetto al senso del pudore, quanto di più dissimile al concetto di dignità e avete il coraggio di esporvi facendo una dichiarazione così geniale solo per avere il pacco dono del Vaticano?
Bravi, bravi , bravi. Jovanards tu sei un grande. Sei più temerario di un Power ranger, più audace di un Bakugan.
Adesso spero tanto che l'Ikea bruci quel manifesto oltraggioso e lo sostituisca con la pubblicità delle bellezze della nostra Italia.
Che ne dite del mobile " Kostituzionet “? Lo smonti quando vuoi e lo rimonti come ti pare insieme alle mensole " Quirinalst ".
E del comodino " Preeskrizion"? E del lettino " Minoreen" ? Vogliamo aggiungere anche la cucina " korruzionen " e il salottino " festinoo ".
Non so perchè ma sento che la mazzella si avvicina sempre di più...

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domenica 17 aprile 2011

New law, new law




Un inno spontaneo, una creazione sincera per celebrare i fasti e la genialità della prescrizione
breve, dei processi sprint e, perchè no, anche di quelli ultra long con le ali.
Un'opera dovuta, una dedica inevitabile alla legge bricolage, alla Bricofer giustizia e alla
dignitosa lungimiranza della maggioranza del nostro parlamento.
Ma soprattutto, un sentito ringraziamento in musica per aver dato alla nostra nazione un posto
di rilievo fra i grandi della fantascienza.

giovedì 14 aprile 2011

L'uso della mazzella grazie al processo breve

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Corsi e ricorsi storici.
Nel medioevo capitava, non raramente, che la gente decidesse di farsi giustizia da sè.
A volte era persino preferibile ricevere una sderenata di schiaffi piuttosto che capitare nelle grinfie di chi, scelto più che eletto per far rispettare la legge, infliggeva condanne ben più pesanti e dolorose.
Non ci volevo credere, speravo che non sarebbe mai successo, ne rifiutavo persino il lontano pensiero, oggi però,
con l'approvazione del cosiddetto " Processo breve ", mi rendo conto che il ritorno a certe pratiche leggermente datate, tornerà di gran moda.
La prescrizione breve in poche parole mette una data di scadenza molto più vicina ai processi.
Un esempio? Omicidio volontario di X, imputato Y, processo da consumarsi entro e non oltre il…
La prescrizione, ossia la scadenza, c'era anche prima. Adesso però è un po' più breve.
La cosa non sarebbe così grave se non ci fosse anche l'efficacia retroattiva, che sarebbe come dire che centinaia di migliaia di imputati in attesa di sentenza, si ritroveranno serenamente liberi perchè il processo purtroppo sarà scaduto.
Fra questi imputati ci sono anche molti colpevoli. Fra questi colpevoli ci sono persone che hanno ucciso, rapinato, stuprato e commesso molti gravissimi reati.
Fra le loro vittime potrebbero esserci i nostri familiari, figli, amici e conoscenti.
Ora mi domando, riusciamo a metterci nei panni di due genitori ai quali hanno ucciso o violentato un figlio?
Riusciamo a metterci nei panni di chi per anni ha atteso, sperato e creduto nella giustizia?
Io una vaga idea ce l'ho e mi porta direttamente all'uso dell'antica mazzella e/o tortòre.
Pur essendo fermamente contro la violenza, dichiaro serenamente che non potrò mai più condannare qualcuno il cui torto verrà vendicato, da lui o da chi per lui, con l'uso della mazzella o delle mani nude.
Ciò mi fa una tristezza orripilante.
Crediamo di vivere nel contesto di una società " civilizzata " e lo stato, che dovrebbe avere come primo compito la salvaguardia dei diritti, nonchè l'educazione civica dei suoi cittadini, nega in un solo colpo la propria missione, approvando una legge terrificante solo per salvare le chiappone di un premier ridotto al lumicino dalle depravazioni sessuali e dal delirio di onnipotenza.
Ma non era meglio fare una legge solo per salvare il suo culo senza sacrificare quello degli altri?
Inoltre, come è possibile che nessun deputato della maggioranza, avvalendosi tra l'altro del voto segreto, non abbia sentito una vampata di coscienza e non abbia votato contro questo schifo?
L'Italia non è un paese cattivo, intendiamoci, presto però sarà un paese molto molto incazzato.

lunedì 11 aprile 2011

Liriche irrinunciabili per un'Italia migliore












In un periodo di crisi sociale e culturale, mi sembra doveroso fare appello a tutte le risorse che, troppo spesso inascoltate, ci ricordano che la nostra Italia è patria innanzitutto di poeti.
Sono pertanto onorata di proporvi una nuova serie di liriche irrinunciabili scritte e narrate dalla fantastica Lory Del Santo.
Buon ascolto!

giovedì 7 aprile 2011

L'important- Un ritratto di Carla Cesira Bruni Sarkozy




La voce di Carla, nostra compaesana naturalizzata francese, ci racconta una struggente storia d'amore nel contesto di un momento politico assai delicato.
L'artista, divisa fra il sentimento appassionato e le accuse di poca simpatia per il fenomeno dell'immigrazione clandestina, dipinge un ritratto sincero e doloroso di se stessa, restituendoci in qualche modo un' immagine quantomeno tenera e indifesa del suo essere donna.
Io invece vado a restituire la bottiglia di vino perchè mi sa che è andata a male.

mercoledì 6 aprile 2011

La Sora Cesira e i "Tevere rangers"

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Oggi vi segnalo una delizia che vi farà amare sempre di più il nostro paese.
Come certamente saprete, a Roma, sul biondo Tevere, stanno accadendo delle cose stranissime.
C'è per esempio una colonia di sorci scippatori e un crescente numero di nutrie stupratrici di canoe, in più, come se non bastasse, si verificano degli strani furti di preziosissima monnezza preistorica.
Ma ora finalmente la violenza tiberina ha le ore contate! Oggi ci sono i " Tevere rangers "!
Come chi sono i " Tevere rangers" ? Ma dico, dove vivete?
Questi eroici pattugliatori gommonati altri non sono che un gruppo di volontari che, grazie all'arguzia della governatrice del Lazio Renata Polverini e a svariate migliaia di eurini opportunamente stanziati per l'eroica impresa,
si trascinano da sponda a sponda ingaggiando delle orribili quanto pericolose lotte contro il male.
Alcuni di loro si cimentano in autentici corpo a corpo con il famoso " Rattusgattus ",tipico roditore della fauna locale,
altri invece, fronteggiano spavaldamente enormi esemplari di " stronzus aquaticus".
Sento la necessità di ringraziare la regione Lazio per questa ennesima dimostrazione di solerzia e lungimiranza.
Bisogna sempre dare la priorità alle cose più importanti e anche se ci sono pattuglie di nigeriani che simpaticamente si randellano col machete, stupri omaggio nel centro storico e folkloristiche quanto originali violenze di quartiere,
bisogna riconoscere che almeno sul tevere potremo navigare tranquilli.
Sarebbe anche carino se la regione facesse uscire le figurine dei nostri eroi o producesse delle bustine contenenti
la ranger Polverini che, vestita da tartaruga ninja, combatte il terribile re Sterkus, losco abitante degli intestini tenui e sovrano incontrastato di tutte le marane.
Io intanto, alle prossime elezioni, opportunamente appostata fuori dai seggi, imbraccerò con orgoglio la mazzella chiodata.

martedì 5 aprile 2011

The 6 April - Il finale delle notti di Arcore



Tutte le belle storie devono necessariamente avere una fine, lieta o amara che sia.
E' il caso delle notti di Arcore, che dopo averci "allietato" le giornate e urticato le parti intimissime per svariati mesi, giungono inevitabilmente al loro epilogo.
Abbiamo sorriso invidiosi pensando a quella specie di casa dell'amore che è stata la Berluscvilla, abbiamo sognato di essere anche solo per un giorno le fortunate partecipanti alle tenere effusioni e ai sontuosi banchetti, o magari di sostituirci ai potenti maschioni che, ebbri di dolcezza, ne hanno celebrato i fasti.
Ahinoi, oggi la festa volge al termine.
Il sei Aprile è alle porte e porterà con sè un carico di rimpianti e di amarezze.
Il tribunale di Milano è pronto ad accogliere un caravanserraglio di signorine distinte e professionisti in doppiopetto.
Forse, ma non so perchè nutro qualche impercettibile dubbio, si riuscirà a far luce su ciò che di oscuro ancora resta, ma forse, e mi pare più probabile, si riuscirà a far buio totale su ciò che più chiaro di così non si può.
Riuscirà il legittimo impedimento ad arginare la sadica curiosità delle toghe birbanti?
Riuscirà la prescrizione brevissima a far tramontare la tracotanza di coloro che perseguono punizioni inaccettabili?
Riuscirà il processo flash a far scomparire ogni traccia di buon senso.
Io non so perchè ma mi gioco il 2 fisso e continuo la ricerca di un monolocale su Marte.