martedì 7 agosto 2012

UNA CENA PESANTE E CINQUE CERCHI ALLA TESTA


Ci siamo.
E' la serata inaugurale delle tanto attese Olimpiadi di Roma.
I Vanzina, registi della cerimonia di apertura, terminano il racconto filmato degli ultimi anni di storia della capitale con un pregevole duetto fra Tomas 
" Er monnezza " Milian e il compianto Bombolo:
" A commissa'... tzs...tzs.. ma come cazzo 'amo fatto a fasse da' 'ste 
Olimpiadi ? " .
" A Bombole', zitto e fatte n'anfiteatro 'de cazzi tua ".
Un autentico inno alla gioia sotto al cielo della capitale.
Ci si concentra sull'introduzione di nuove discipline olimpiche quali  "lancio del sorcio", "Mazzettathlon" ed "Equitaliazione".
Nel frattempo la fiaccola olimpica, scippata da un motorino all'altezza di Tor Bella Monaca e poi abilmente recuperata, percorre gli ultimi chilometri di tangenziale.
E' su quella distesa di asfalto e smog che fatica e orgoglio si impossessano dei volti di teodofori celebri come Lando Fiorini e il "Canaro".
E pensare che questi giochi proprio non ce li volevano assegnare.
In molti si staranno ricredendo proprio adesso, mentre Cecchi Paone fa il suo ingresso allo stadio.
E' teso, emozionato. Ciononostante si avvicina al braciere e sfidando le telecamere della mondovisione, annuncia: " Sono Cecchi Paone ed eccovi il fiaccolone ".
Ecco Alemanno, sindaco della città eterna. E' tempo che gli si riconosca di averci regalato un sogno.
Si alza.
Il piccolo fischio del microfono è l'unico neo di una serata priva di imperfezioni.
" Dichiario...eh...dichiaro aperti i ics ics ics giochi dell'era moderna ".
E' un uomo del popolo, ciò che conta è il suo senso d'appartenenza.
Non è detto che debba saper contare in latino.
Il primo ad abbracciarlo è il consigliere Lattarulo, detto Provolino, ex membro della banda della Magliana. A lui il primo cittadino ha saputo donare una seconda chance, quella stessa chance che, come per incanto, il CIO ha voluto regalare a noi romani.



Mi sveglio. Cazzo, proprio mentre un Alvaro Vitali in shorts tricolori stava per intonare " Quanto sei infame ".
Fa caldo, sono triste, e ho due consapevolezze:
Il Comitato Olimpico è crudele, e la sera, specie d'estate, meglio un'insalatina.