lunedì 6 dicembre 2010

la Sora Cesira e Il natale italiota

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Sono così felice che sia quasi natale!
Il natale in Italandia è sempre il più bello del mondo. Si fanno delle bellissime risse per entrare al centro commerciale, si stipulano contratti cravattari per acquistare televisori in 3D, così si possono scoprire nuove dimensioni del nano delle meraviglie e seguire " Distretto di polizia" con gli occhialini da sole.
Si cede il quinto, il sesto, il settimo dello stipendio perchè i bimbi vogliono la bambola " Scureggina" a grandezza naturale, quella che prima dice " Mamma ho mal di pancino ! " e poi inquina il salotto con una zaffa da somaro anziano.
E poi si va tutti a vedere il cinepanettone!!
Che bello avere la certezza che anche quest'anno Cipollino ci accoglierà nello splendore della sua italica comicità!
Che bello poter vantare una tradizione così longeva e artisticamente gloriosa nel mondo.
I nostri cinepanettoni funzionano così tanto che neanche ad Hollywood riescono a fare di meglio. Loro hanno attori e mezzi straordinari ma fanno delle boiate pazzasche tipo " Avatar " che alla fine è tipo un giochetto della Playstation.
Noi italiani invece ci mettiamo i contenuti e tanta tanta comicità, per grandi e piccini.
Noi ormai non abbiamo più niente da invidiare agli americani, tanto che abbiamo anche gli outlet.
Gli outlet sono dei posti dove, se sei bravo e fortunato, puoi fare ottimi affari.
Se invece sei un imbecille, puoi prendere un sacco di fregature e vantartene perchè sono di marca.
Vinicio, il marito della mia vicina di casa Mariona, ha comprato un cappotto di gatto morto di Calvin Klein ( che lo ha disegnato da ubriaco).
Il cappotto, in stile cosacco e con un pelo irsutissimo e maleodorante, era leggermente fallato.
Il fallo consisteva in uno squarcio di un metro quadro all'altezza del ginocchio.
Vinicio però è così fiero del suo cappotto che non permette a nessuno di accarezzarlo.
Nei centri commerciali durante il santo Natale si può assistere a tantissima cattiveria.
Ci sono quelli che si accoltellano per l'ultima WII disponibile, quelli che si nascondono i cotechini nelle mutande e pure quelli che travestono i loro bimbi da angioletti
e gli fanno chiedere l'elemosina fuori da "Media world" mentre loro acquistano oggetti irrinunciabili.
Quest'anno se non hai lo smartphone sei troppo out. Pure i tuoi figli rischiano di essere picchiati a scuola.
Lo smartphone è obbligatorio e basta. Lo compri e quello, mentre tu stai tranquillo e fai qualcos'altro, ti si collega a internet.
Ogni tanto si può assistere ai suicidi di massa di quelli che nel contratto con il gestore telefonico non hanno sottoscritto una tariffa " Flat " o tutto compreso.
Però a suicidarsi sono quasi sempre quelli che hanno i figli, perchè non possono ipotecare la casa.
La TIM , ineguagliata maestra della criptotariffa telefonica, lancia delle offerte bellissime.
Anzi, le fa lanciare a Belèn.
I maschi ci cascano tutti. Mio marito Plinio compreso.
Lui adora Belèn ed è pronto a fare tutto ciò che lei gli ordina.
L'altro giorno vestita da Babbessa Natalessa gli ha ordinato di incatenarsi alla tariffa " Christmas rovinatutti ": parli gratis con tutti con solo 150 euro + Iva di scatto alla risposta.
Anche chi ti risponde paga e quindi nel nostro quartiere c'è gente che quando incontra Plinio scaglia via il telefono.
Spero solo che questo Natale non faccia tanti feriti come quello del 2009.
Lo scorso natale infatti mia cognata si è fratturata un gomito per sottrarre un Gormito ad una signora anziana che si è difesa con un Bakugan fomentato da un cucciolo cerca amici.
Mia figlia Jolanda Sue Ellen invece è stata picchiata da due incartatrici di regali del centro commerciale di Spinaceto.
A proposito, ma chi ha detto che a natale si è tutti più buoni?
Beh, lasciatemi dire e smentitemi se potete.
Natale è il periodo più crudele dell'anno.
La beneficenza è un modo " politically correct" per smaltire i resti dei cenoni e i regali orripilanti.
A Natale non si ha materialmente tempo per aiutare chi ne ha bisogno.
Se sei solo, a natale puoi pure morì.
Esiste qualcosa che più di natale accentui le differenze sociali e di ceto?
A natale Plinio mi regala, ormai da vent'anni, il panforte del suo pacco aziendale.
Questo natale però, tanto per rimanere in tema, se osa, lo corco e lo lascio a digiuno.