venerdì 14 ottobre 2011
La Sora Cesira e qualche impercettibile dubbio
Una piccolissima riflessione sulla giornata di oggi scaturisce dall'ennesima frattura dell'ovaio destro e, risalendo il tubo digerente di bolina stretta, schioppa spontanea nel ventricolo sinistro, spesso diretto responsabile delle mie esternazioni.
Oggi il Parlamento italiano, diciamo così, ha accordato la fiducia a Silvio Berlusconi, mio "muso" ispiratore per eccellenza.
L'esito finale era abbastanza scontato, quello " sostanziale " invece, pure.
Il parallelismo che mi viene in mente è quello dell'idraulico.
Avete presente quando si ostruisce un tubo?
Io vedo l'Italia come un grosso lavandino ostruito. E dico lavandino per non dire altro.
Beh, generalmente, quando uno scarico s' intoppa, prima ci si butta acqua e aceto, poi si compra " Idraulico liquido", poi si agisce col " Niagara ", poi si va alla caccia di prodottini nauseanti che agiscono sull'olfatto di metà condominio stordendo gli anziani e i bambini, infine, disperati, si interpella l'idraulico che, prima ti leva cinquanta eurini di chiamata, poi ti dice che devi rompere il pavimento per chilometri, infine si convince a sturare con i rimedi di una volta.
Io credo che la votazione di oggi equivalga un po' agli ultimi sforzi dell'idraulico.
La fiducia ottenuta di strettissima misura, direi aderente, indica, senza ombra di dubbio, che l'Italia sta per essere sturata.
Lungi da me un'analisi politica, sia chiaro.
Io al massimo posso analizzare gli ingredienti della Carbonara o fare un'accurata autopsia a un timballo mare e monti.
Quello che voglio dire è semplicemente che sento che ce li stiamo levando dai bomboni, una volta per tutte.
Chissà, magari riusciremo pure a ripristinare una legge elettorale non da manicomio criminale.
Ora, scusate la mia scarsa lungimiranza.
Chiamatela ignoranza, mancanza di lucidità o deficit analitico.
La mia domanda però è la seguente:
Ma dopo che famo?