domenica 9 maggio 2010

Quello che le donne ( a parte la Sora Cesira ) non dicono. Puntata 2 - Il ciclo

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Corollario: Le donne, specie con il ciclo, non si buttano con il paracadute.

La donna è un animale solitario. Lasciate che per compiacere/ervi/ersi ella sia disposta ad imbellettarsi, ad operarsi, ad infiltrarsi liquidi ignoti e persino ad essere mondana. Accantonate tutte queste belle realtà e fidatevi, la donna è un animale solitario e uno degli scopi di questa rubrica è proprio quello di dimostrarvelo.
La donna, proprio come tutti gli animali, è estrememente incline alla sofferenza e al silenzio.
Ella è capace di sopportare dolori indicibili, muta o quasi.
Un disagio, chiamiamolo così, che le donne sopportano con più costanza, è quello del ciclo mestruale.
Ma analizziamo insieme il nome di questa piaga d'Egitto.
Ciclo, lo dice la parola stessa, è una cosa che si ripete. E' un moto perpetuo, uniforme, instancabile, implacabile.
A differenza degli altri cicli, che so, i motorini o le biciclette, questo non si ferma, non si buca, anzi, c'è da augurarsi che non si buchi, perchè se succede, la maggior parte delle volte vuol dire che riceverai compagnia per il resto della tua vita.
Mestruale invece è proprio un termine che mi fa ribrezzo. Se anche non ne conoscessi il significato sono certa che non vorrei niente di mestruale nel mio piatto o nel mio letto, anzi, lo userei senz'altro per fare un dispetto o per compiere una vendetta personale.
Purtroppo però, il significato di questa parola mi è tristemente noto.
Cari uomini, è ora che sappiate di cosa si tratta, perchè, credetemi, non lo sapete.
Tralasciamo quel pugno di donne che sostengono di avere un ciclo cortissimo e per niente doloroso. Loro, per comodità, le chiameremo "aliene".
Il ciclo mestruale è mensile, ma il mese mestruale è di 27/28 giorni.
Cinque giorni prima del ciclo inizia la sindrome premestruale, caratterizzata da inquietudine, sudori, giramenti di palle, ansia e, talvolta, istinto di uccidere. Subito dopo il ciclo, inizia il periodo ovulatorio. In questo periodo, come se non bastasse, la donna può avere altre perdite, le cosiddette
"meduse", che spiegano il mistero del salvaslip. Il salvaslip, per chi non l'avesse capito, non è un antidepressivo per mutande con istinti suicidi, è semplicemente un piccolo assorbente che, all'occorrenza, ti mette al riparo da situazioni imbarazzanti.
A conti fatti, diciamo che i giorni cosiddetti " liberi" per una donna, sono pressapoco quindici.
Ma veniamo ai cinque che ci interessano.
Cancellate dalla mente tutte quelle pubblicità di donne che saltano, fanno la ruota, corrono e vi desiderano sessualmente. Noi donne durante il ciclo abbiamo solo istinti primari.
Noi respirare, noi mangiare, noi dormire, noi bere, noi soffrire.
E poi quegli assorbenti ridicoli con la prova dell'acqua. Questo assorbe di più, quello di meno, uno c'ha la canalina, l'altro la grondaia, questo è antisdrucciolo, quello c'ha il climatizzatore.
L'assorbente quando si riempie, si riempie. E voi, credetemi, un pannetto pieno non l'avete mai visto.
So che non potete e non volete immaginare il disagio al quale la donna è costretta in solitudine.
So che non immaginate la tragedia del fegatello e che non comprendete la disgrazia del cordoncino pregno.
Voi ignorate quanto un addome di donna si possa gonfiare durante il ciclo, non sapete quanto dovete augurarvi che non si sgonfi in vostra presenza, non immaginate quanto un " secondo giorno" possa incidere sulla vita quotidiana, non comprendete quanto un minuscolo ovaio possa attenersi così scrupolosamente ai dettami della natura.
Ci sono delle cose che dovete tenere bene a mente se desiderate comprendere meglio le vostre madri, mogli, compagne, amiche, sorelle e colleghe.
Sappiate che il ciclo inizia sempre durante una riunione, in riva al mare, prima di o durante un incontro galante, all'atterraggio in un paese straniero.
Comunque mai in casa.
Ciò spiega la moltitudine di esponenti del sesso femminile che improvvisamente, con un espressione mista di panico e sorpresa, si allontanano con le ginocchia strette e l'andatura traballante per raggiungere chissà quale luogo. Il consiglio è di non seguirle e, soprattutto, di non fare domande. Una donna colta da ciclo improvviso la riconoscerete da un qualsiasi capo di abbigliamento legato improvvisamente alla vita, all'occorrenza anche dalla tovaglia del ristorante o dal coprisedili della macchina. Sappiate anche che quella donna la dovrete riportare a casa perchè, almeno per quel giorno, non avrà più nulla da dirvi e da darvi.
Una cosa che dovete assolutamente sapere è che la donna, prima del ciclo, soffre di ritenzione idrica. Non ritenzione idrica normale, quella di uno scaldabagno industriale. Sappiate quindi che si gonfia orribilmente. Naturalmente, oltre alla panza, le si gonfiano le tette,le gambe, le guance, gli zigomi e le mani. I capelli sembrano quelli di stoppa della bambola "Sbrodolina" e la pelle non è molto distante dalla cotica del cinghiale.
Esistono dei rimedi per ovviare a questo, ma non funzionano e quindi non rimediano e non ovviano. Magnesio, Potassio, Aloe, Papaya, Finocchio. Risparmiate i vostri eurini, la natura è implacabile. Ricordatevi inoltre che, a meno che non vogliate uccidere vostra moglie o venderla da Bricofer nel reparto per la cura delle aree verdi, non dovrete darle l'aspirina per i dolori. L'aspirina è un farmaco vasodilatatore. Il dolore le passerà ma inizierà a spruzzare come una girella da giardino.
E poi, vi scongiuro, smettetela di chiedere prestazioni sessuali in questo periodo del mese. Lo so che esistono delle geishe moderne, delle novelle schiave Isaure, delle ancelle sacrificali, ma sono delle eccezioni. La donna, in questi momenti, e vi prego di tenerlo bene a mente, va lasciata sola. Sola.